L’Olocene e l’Antropocene sono due periodi storici che si riferiscono alle diverse fasi dell’evoluzione della Terra e al ruolo significativo che l’attività umana ha nei cambiamenti ambientali. L’Olocene è l’attuale epoca geologica, iniziata circa 11.700 anni fa alla fine dell’ultima era glaciale. È caratterizzato da un clima relativamente stabile, in cui l’umanità ha prosperato e ha sviluppato agricoltura, insediamenti permanenti e società complesse. Durante l’Olocene, le specie animali e vegetali si sono adattate alle condizioni climatiche predominanti, e molte delle attuali forme di vita e paesaggi si sono sviluppate. L’Antropocene invece, è un termine proposto per descrivere “l’epoca geologica in cui l’ambiente terrestre presenta modificazioni permanenti causate dall’azione del genere umano”. Questo termine suggerisce come gli impatti generati dalle attività dell’umanità siano diventate paragonabili a una forza geologica su scala planetaria. Mentre non esiste ancora un consenso definitivo tra gli scienziati e gli geologi sulla formalizzazione dell’Antropocene come epoca geologica ufficiale, ci sono molte prove dell’impatto dell’attività umana sul clima, la biodiversità, i cicli biogeochimici e altro ancora. L’idea dell’Antropocene sottolinea come l’attività umana abbia causato cambiamenti ambientali accelerati, tra cui:

  • Aumento delle emissioni di gas serra: L’uso diffuso di combustibili fossili ha portato all’aumento delle concentrazioni di gas serra nell’atmosfera, causando il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici;
  • Estinzione di specie: L’espansione delle attività umane ha portato alla perdita o impoverimento di habitat inoltre la deforestazione, l’inquinamento e uno sfruttamento sempre più massiccio delle risorse, contribuiscono all’estinzione di numerose specie animali e vegetali;
  • Modifiche nei cicli biogeochimici: Le attività umane hanno alterato i cicli naturali dei nutrienti, come l’azoto e il fosforo, influenzando gli ecosistemi terrestri e marini.
  • Inquinamento: L’uso di materiali sintetici, come plastica e sostanze chimiche industriali, ha causato inquinamento su scala globale.

L’Antropocene rappresenta un’importante riflessione sul ruolo dell’umanità nella storia del pianeta e sottolinea la necessità di adottare misure sostenibili per mitigare l’impatto ambientale delle nostre azioni. L’uomo si pone al centro della natura con una visione egoista nei confronti della natura. Infatti, con le azioni umane l’ambiente terrestre, inteso come l’insieme delle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche in cui si crea ed evolve la vita, è profondamente condizionato dagli effetti dell’azione umana (Latini et al. 2020). L’uomo non vede la natura come strumento per la propria sopravvivenza, ma viene intesa come un insieme di risorse da sfruttare al massimo per il proprio benessere. L’uomo tutt’oggi non ha la contezza di ciò ci circonda e di quanto gli ecosistemi siano indispensabili per la nostra vita.