
La ZSC Montagna Grande di Salemi per la sua posizione baricentrica nell’ambito trapanese, è un importante nodo della Rete Ecologica Regionale (RES). Grazie alle sue connessioni reali e di prossimità, è quindi possibile ideare e definire relazioni con altri elementi e aree naturali del contesto territoriale valorizzando corridoi lineari e diffusi, nodi, buffer zones e stepping stones individuati nella RES. Inoltre l’adiacenza al Lago Rubino consente di qualificare entrambi come un unico sistema ambientale molto importante soprattutto per l’avifauna locale e migratrice.
Verso Nord: Attraverso il corridoio diffuso del Bosco di Pispisa dell’omonimo complesso montuoso, si possono creare connessioni con il Bosco di Calatafimi (SIC). Proseguendo così verso la costa settentrionale del Golfo di Castellammare si raggiunge la grande area SIC di Monte Cofano, Capo San Vito e Monte Sparagio e il vicino SIC del Complesso di Monte Bosco e Scorace. I sistemi montuosi sono molto interessanti per la varietà floro-faunistica e con importanti specie endemiche.
Verso Ovest: Attraverso il corridoio lineare del Fiume della Cuddia poi Fiume della Chinisia, è possibile connettere il sistema alla fascia costiera occidentale. Qui si giunge alle Isole dello Stagnone di Marsala e il loro ambito lagunare integrato con le Saline di Trapani (SIC). Poco più a sud, si intercettano le Sciare di Marsala (SIC), area pianeggiante caratterizzata da un paesaggio arido e desolato simile alla gariga. Questo corridoio connette habitat molto diversi tra loro partendo dall’altitudine di Montagna Grande e degradando fino alla fascia costiera lagunare con depressioni anche sotto il livello del mare.
Verso Sud: Il corridoio lineare del Fiume Belice e dei suoi affluenti può creare connessioni fino alla fascia costiera meridionale intercettando le Sciare di Marsala (SIC) e i Laghetti di Preola e Gorghi Tondi e Sciare di Mazara (SIC) fino al Sistema dunale di Capo Granitola, Porto Palo e Foce del Belice. Si incontrano quindi habitat che degradano dal complesso montuoso con un tessuto pedemontano che si addolcisce via via dalla Valle del Belice fino al mare. Molto importante l’ambito dei laghetti che costituisce un sistema lacustre retrocostiero di grande importanza faunistica e floristica e punto di riferimento per gli uccelli migratori.
Verso Est: Le connessioni verso la provincia di Palermo appaiono più complesse e frammentate. Si incontra in prima battuta Monte Baronia, poi il corridoio lineare di Fiume Freddo che giunge a mare verso nord, poi i Pantani di Anguillara (SIC) e poco sotto il Complesso Monti di Santa Ninfa, Gibellina e Grotta di Santa Ninfa nella porzione alta della Valle del Belice. L’ambito dei pantani costituisce un vero e proprio mosaico di prati umidi e aridi che temporaneamente evolvono in stagni ospitando rare specie di piante e animali, soprattutto uccelli.